NI VENCIDOS NI VENCEDORES, FIN DE LAS DOMINACIONES EUROPEAS
La Universidad Sergio arboleda fue escenario de la clausura del décimo curso de Historia de España y ...
La vivacità, la curiosità, la predisposizione e la voglia di studiare degli alunni colombiani hanno motivato Bartolomeo Barenghi ,compositore, chitarrista e arrangiatore italiano, a partecipare per la seconda volta al XIV Taller Nacional de Jazz, uno spazio di approfondimento teorico- pratico del jazz creato dalla Scuola degli Arti e la Musica dell’Università Sergio Arboleda.
Fare parte di queste master class gli ha permesso di mettere in pratica la sua teoria che assicura che il jazz è una cultura orale e che perciò deve anche essere trasmessa oralmente. “Impariamo molto di più quando qualcuno ci dice qualcosa in faccia che non quando la leggiamo su un libro. Quindi essere qui e poter confrontarmi e praticare insieme a loro, suggerire qualcosa e provarlo insieme è il miglior modo per insegnare”, assicura Barenghi.
Ed è stato attraverso l’insegnamento e lo studio della musica che questo artista italiano ha potuto, sin dai 22 anni, viaggiare attraverso il mondo e ampliare la sua visione dell’ambiente musicale. Lui è nato in una piccola città vicina a Milano e poi è trasferito, prima a Parigi e poi a Barcellona, dove ancora oggi abita e lavora. Negli ultimi anni Barcellona si è trasformata in una città protagonista del jazz in Spagna perché sono state aperte nuove scuole di musica e sono arrivati moltissimi artisti internazionali che l’hanno fatta crescere. Attualmente in questa città si svolge tutti gli anni a settembre la più grande festa del jazz in Europa, il Voll-Damm Festival Internacional de Jazz.
Non soltanto è in contatto con la cultura jazzistica quando si trova in Spagna, ma anche ha avuto la possibilità di suonare in diversi ed importanti scenari d’Europa e Sudamerica come La Pedrera, il Sunset Jazz Club, il Notorius e la Cinémathèque Française.
Per Bartolomeo viaggiare attraverso il mondo facendo ciò che gli piace è la miglior opportunità per trovare ispirazione, per trasmettere tutte le idee che lui ha da condividere e per conoscere le esperienze di altri, poiché secondo lui “c’è un continuo scambio umano, culturale e di conoscenze”.
Barenghi considera che qualcosa di simile succede con il jazz: la sua capacità di rinnovarsi sta nella possibilità di “creare commistione con altri generi musicali, di far crescere cose nuove, nutrendosi di questi altri generi che a loro volta si nutrono del jazz”.
Insieme a Bartolomeo Barenghi e agli artisti del Jazz at Lincoln Center di New York, Jerome Jennings e Greg Gisbert, gli studenti di musica hanno potuto sperimentare e capire quali sono le possibilità che girano intorno a questo importante genere musicale nordamericano che è sorto dalla fusione di ritmi e culture di continenti così diversi come lo sono Europa ed Africa.
La Universidad Sergio arboleda fue escenario de la clausura del décimo curso de Historia de España y ...
Sigue estos consejos para potenciar tus posibilidades de causar una buena impresión. ...
Juvenal Infante, director del Centro de Estudios Asiáticos de la Universidad Sergio Arboleda, fue ho ...
Del 17 de abril al 2 de mayo, la Universidad Sergio Arboleda estará presente en la Feria Internacion ...